domenica 22 aprile 2012

dal 25 aprile al 1° maggio: "che bel fior" la democrazia

Il 25 aprile...

1° Maggio: Anche nel 2012 i Giovani Democratici del Friuli-Venezia Giulia organizzano una corriera per il concerto del 1° Maggio a Roma.

guarda l'avviso in docx

Per le adesioni, entro domenica 29 aprile, contattare Luca Scirgnao al
3337159544 o alla mail giovanidemocraticifvg@gmail.com

Nascono le Pagine Democratiche

Nascono le Pagine Democratiche, uno strumento per informare e condividere quanto il Circolo Pavia Democratica sta realizzando. Non si tratta di un giornalino che uscirà con cadenza periodica, ma semplicemente un volantino "corposo" in cui trovare qualche avviso, i riassunti degli incontri fatti, qualche riflessione sui questioni più urgenti.

Pagine Democratiche
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Buona lettura!

mercoledì 18 aprile 2012

Il punto sulle pensioni

Lunedì 12 marzo il Circolo PaviaDemocratica ha dedicato una serata alla riforma delle pensioni e alla previdenza integrativa. Stefano Cattarossi - Direttore INAS CISL di Udine e Alfonso Bruno - Consulente previdenziale ci hanno aiutato a rispondere ad alcune domande: Quali sicurezze per i lavoratori? Che cos'è la previdenza integrativa? Quali prospettive per i giovani?

Eccovi una sintesi di quanto emerso.

Negli ultimi anni il sistema previdenziale italiano si è trasformato profondamente: siamo passati dal sistema retributivo a quello contributivo: oltre ad aver abbassato il livello delle pensioni, lo Stato, con la riforma Monti-Fornero, ha posticipata di molto l'età pensionabile.

Col sistema contributivo i lavoratori che tra 15-20 anni andranno in pensione riceveranno una rendita pari a poco più del 55 % del loro ultimo reddito, ovvero andranno in pensione prendendo circa metà della loro ultima busta paga (a differenza dei nostri genitori e nonni che percepivano una pensione tra l'80 e il 90% dello stipendio). La situazione è decisamente peggiore per tutti i liberi professionisti e in genere i giovani che entrano ora nel difficile mondo del lavoro: per loro le percentuali di pensione saranno anche di molto inferiori a metà della loro ultima retribuzione.

Come fare per correre ai ripari?

Bisogna pensare ad accantonare qualcosa oggi, per garantirsi un' integrazione pensionistica una volta terminato il percorso lavorativo.

Accantonamento del TFR: dal 2007 lo Stato consente a tutti i lavoratori dipendenti del settore privato di accantonare il proprio TFR (Trattamento di Fine Rapporto) in un Fondo Pensione (o in un Fondo di Categoria); per incentivare l'adesione ai Fondi Pensione, la normativa prevede che il TFR affluisca al fondo con una tassazione agevolata.

Versamento volontario in un Fondo Pensione: accantonare dei risparmi durante la propria vita lavorativa, allo scopo di garantirsi prestazioni pensionistiche aggiuntive rispetto a quelle erogate dagli enti previdenziali obbligatori.

Ma come fare a scegliere la soluzione più adatta alle proprie esigenze?

Bisogna iniziare ad informarsi: fare un calcolo delle proprie aspettative pensionistiche e poi verificare le opportunità che il mercato offre.

Fondi di Categoria o Fondi Negoziali: istituiti sulla base di accordi tra le organizzazioni sindacali e quelle imprenditoriali e riservati a specifiche categorie di lavoratori (ad esempio i metalmeccanici hanno il fondo Cometa, i chimici Fonchim…); possono essere finanziati oltre che con il TFR anche con il contributo del lavoratore e del datore di lavoro (un contributo non superiore all'1-2% delle retribuzione annua lorda).

Piani Individuali Pensionistici (PIP) e Fondi Aperti (FAP): creati e gestiti da banche e assicurazioni; lo Stato da ai cittadini che aderiscono a questa forma di integrazione pensionistica la possibilità di andare a dedurre dalle tasse il denaro accumulato per tutelare il proprio futuro pensionistico (con un massimo di 5.165€ all'anno).

Quali sono le garanzie che si devono ricercare in questi tipi di soluzioni?

Minimo garantito: alcuni prodotti hanno nella gestione del capitale un rendimento minimo garantito, dando una sicurezza al capitale accumulato, con dei risultati molto importanti nei lunghi periodi.

Gestione separata: quando gli investimenti dei clienti sono gestiti separatamente da quelli della Compagnia o Ente, dando ancora più sicurezza all'accantonamento.

Rendita contro assicurata: la possibilità che, in caso di premorienza, quanto accumulato e non goduto venga versato ai propri cari.

Coefficiente di conversione in rendita prefissato: i parametri di calcolo della pensione, che sono legati all'aspettativa di vita, tendono a diminuire col passare degli anni, il che si traduce per le persone ad inferiori prestazioni pensionistiche.

- Oggi la vita media di un uomo è di 78 anni e la pensione viene calcolata appunto in base a questo dato; nel 2040 l'aspettativa di vita media di un uomo sarà di 90 anni, e la pensione che verrà calcolata legata a questo dato sarà conseguentemente inferiore -

Con la garanzia del coefficiente di conversione in rendita prefissato si va appunto a fissare ad oggi questo parametro che sarà certo e immutabile negli anni, a tutto vantaggio della prestazione finale che sarà superiore.

Una valutazione politica

Il Partito Democratico ha sostenuto il Governo Monti nell'approvazione della riforma delle pensioni. Una scelta difficile e di responsabiltà perchè se da una lato ha messo in sicurezza le finanze dello Stato, dall'altro ha chiesto molto ad i cittadini.

Perchè è stato importantante farla?
Per evitare che il debito pubblico italiano portasse al fallimento dello Stato per garantire un sistema sostenibile anche ai giovani che ora cominciano a lavorare.

Cosa ha fatto il PD per migliorare la riforma?
Ha ottenuto che l'adeguamento delle pensioni all'inflazione fosse garantito alle pensioni inferiori ai € 1400 e che i lavoratori esodati o prossimi alla pensione avessero adeguate garanzie.

Cosa rimane da fare?
La riforma Fornero quando andrà a regime garantirà delle risorse che dovranno essere reinvestite, la scelta di come farlo sarà politica e non tecnica. Il Partito Democratico crede che essere utilizzate per combattere il precariato e favorire l'inserimento lavorativo dei giovani.