domenica 18 novembre 2012

Primarie come votare a Pavia di Udine

-->
"Primarie del centrosinistra 2012:
un confronto sui candidati”
mercoledì 21 novembre ore 20,30
presso la sala parrocchiale di Risano

Incontro informativo sulle primarie con la presenza dei rappresentanti dei comitati a sostegno dei candidati.

Dalle 20.00 alle 22.00 sarà aperto
l'ufficio elettorale presso il quale registrarsi per il voto.


Come si vota
4 cose da sapere prima di votare
scarica il pdf

Domenica 25 novembre 2012 dalle 08.00 alle 20.00

per il Comune di Pavia di Udine il seggio sarà presso
le Ex scuole in Via Selvuzzis 5 a Pavia di Udine

  1. Possono votare tutte le elettrici e gli elettori che compiono 18 anni entro il 25 novembre, i cittadini europei residenti in Italia e i cittadini di altri paesi in possesso di regolare permesso di soggiorno e carta d'identità.
  2. Ci si può iscrivere direttamente al seggio elettorale il giorno del voto o durante l'incontro informativo del 21 novembre a Risano. In alternativa ci si può registrare on-line al sito: www.primarieitaliabenecomune.it. Stampa il modulo e recati presso l'ufficio elettorale per completare la registrazione.
  3. Il giorno delle primarie per votare si deve presentare un documento d'identità e la tessera elettorale. Si vota il 25 novembre dalle 8,00 alle 20,00 presso il seggio. Si può votare per un solo candidato.
  4. Il seggio elettorale per il Comune di Pavia di Udine si troverà nel capoluogo presso le ex-scuole in via Selvuzzis 5. Funzionerà anche per l'eventuale ballottaggio del 2 dicembre.

Informazioni su
www.primarieitaliabenecomune.it
www.paviademocratica.blogspot.com

 

 

APPELLO DEGLI ELETTORI DELL'ITALIA BENE COMUNE


Noi, cittadine e cittadini democratici e progressisti, ci riconosciamo nella Costituzione repubblicana, in un progetto di società di pace, di libertà, di eguaglianza, di laicità, di giustizia, di progresso e di solidarietà
Vogliamo contribuire al cambiamento dell'Italia, alla ricostruzione delle sue istituzioni, a un forte impegno del nostro Paese per un'Europa federale e democratica. Crediamo nel valore del lavoro, nello spirito solidaristico e nel riconoscimento del merito. Vogliamo archiviare la lunga stagione berlusconiana e sconfiggere ogni forma di populismo.
Oggi siamo noi i protagonisti del cambiamento e ne sentiamo la responsabilità. La politica non è tutta uguale. Vogliamo che i nostri rappresentanti siano scelti per le loro capacità e per la loro onestà. Chiediamo che i candidati dell'Italia Bene Comune rispettino gli impegni contenuti nella Carta d'Intenti.
Per questi motivi partecipiamo alle elezioni primarie per la scelta del candidato comune alla Presidenza del Consiglio e rivolgiamo un appello a tutte le forze del cambiamento e della ricostruzione a sostenere il centrosinistra e il candidato scelto dalle primarie alle prossime elezioni.
Per l'Italia. Bene Comune.

La Carta d'intenti in sintesi

EUROPA: “Dall’Europa viene la sola possibilità di salvare l’Italia, non c’è futuro per l’Italia se non dentro la ripresa e il rilancio del progetto europeo”. Per questo l'Italia dovrà lavorare per aprire un orizzonte di concretezza agli Stati Uniti d'Europa.
DEMOCRAZIA: La crisi democratica si combatte con “più” e non “meno” Democrazia, con maggior rispetto delle regole, con una netta separazione dei poteri e l’applicazione corretta della Carta Costituzionale. Serve una politica sobria perché se gli italiani devono risparmiare, chi li governa deve farlo di più.
LAVORO: Il lavoro sarà il parametro di tutte le politiche. Cuore del nostro progetto è la dignità del lavoratore da rimettere al centro della democrazia, in Italia e in Europa. Fondare sul lavoro e su una più ampia democrazia nel lavoro, la ricostruzione del Paese non è solo una scelta economica, ma l'investimento decisivo sulla qualità della nostra democrazia. Questo se pensiamo - e noi ne siamo convinti - che il lavoro non sia solo produzione, ma rete di relazioni, equilibrio psicologico, progetto e speranza di vita; la possibilità offerta a ciascuno di noi di trasformare la realtà.
UGUAGLIANZA: L'Italia è divenuta negli anni uno dei Paesi più diseguali del mondo occidentale e la crisi stessa trova origine da un aumento senza precedenti delle disuguaglianze. Parlare di uguaglianza per il PD significa guardare la società con gli occhi degli "ultimi" guardando quelli che per vivere faticano il doppio. Infine, al capitolo dell'uguaglianza è legata la questione di una giustizia civile e penale al servizio del cittadino.
LIBERTA': Per noi libertà è anzitutto la possibilità concreta per le giovani generazioni di costruire il proprio progetto di vita e realizzare le proprie vocazioni. Il nostro progetto non sarà retoricamente per i giovani, ma dovrà essere soprattutto 'di giovani'. Quegli stessi che oggi, pur ricchi di talento ed energie, trovano le strade sbarrate e sono sistematicamente esclusi. Su temi che riguardano la vita e morte delle persone, la politica deve coltivare il senso del proprio limite e il legislatore deve intervenire sempre sulla base di un principio di cautela e di laicità del diritto.
SAPERE: Non c'è futuro per l'Italia senza un contrasto alla caduta drammatica della domanda d'istruzione registrata negli ultimi anni. È qualcosa che trova espressione nell'abbandono scolastico, nella flessione delle iscrizioni alle nostre università, nella sfiducia dei ricercatori e nella demotivazione di un corpo insegnante sottopagato e sempre meno riconosciuto nella sua funzione sociale e culturale.
SVILUPPO SOSTENIBILE: Immaginiamo un progetto-Paese che individui grandi aree d'investimento, di ricerca, di innovazione verso le quali orientare il sistema delle imprese, nell'industria, nell'agricoltura e nei servizi, le cui qualità e tipicità insieme alla mobilità sostenibile, al risparmio e all’efficienza energetica, alle scienze della vita, alle tecnologie legate all'arte, alla cultura, ai beni di valore storico e tutte le alte tecnologie della nostra tradizione concentrando forze, mezzi  e prospettive alle nostre piccole e medie imprese aiutandole a collegarsi fra loro, a capitalizzarsi, ad accedere alla ricerca ed alla internazionalizzazione.
BENI COMUNI: Salute, istruzione, sicurezza, ambiente, sono campi dove non deve esserci il povero né il ricco. La difesa dei beni comuni è la risposta che la politica deve a un bisogno di comunità che è tornato a manifestarsi anche tra noi e i referendum della primavera del 2011 ne sono stati un’espressione fondamentale”.
DIRITTI: Il principio della dignità inviolabile della persona e il rispetto dei diritti umani fondamentali sono la cornice delle nostre scelte. Garantire la cittadinanza ad ogni bambino nato in Italia, il riconoscimento per le coppie omosessuali, la lotta contro l’omofobia e la violenza sulle donne saranno azioni prioritarie.

Nessun commento: