domenica 16 febbraio 2014

Economia: tra crisi e sviluppo quale ruolo per il Comune - sintesi del 2° appuntamento del Laboratorio per Pavia

Risano, 10 febbraio 2014


Due imprenditori e due amministratori ci hanno parlato di quale può essere il legame fra imprenditoria e territorio. Il carattere dialogico degli interventi da un lato, la ricchezza del dibattito dall’altro, ma anche l’ampiezza e la complessità dei temi trattati, rendono difficile e forse non proficua una sintesi dettagliata delle parole dei singoli ospiti della serata. Eccovi però un resoconto per argomenti di alcune delle considerazioni emerse.


I diversi aspetti della crisi economica
  • La crisi economica è profonda e diffusa. Molte imprese vivono difficoltà gravissime. Sembra diffondersi un certo ottimismo che però si basa su poco di concreto ed oggettivo.
  • Le emergenze della crisi (Elettrolux, Idealstandard, Servola…) possono farci perdere di vista quelle che sono 4 problematiche fondamentali che bloccano lo sviluppo e affossano la situazione economica regionale e nazionale:
- una burocrazia soffocante,
- una tassazione eccessiva che pesa drasticamente sul costo del lavoro,
- il costo dell’energia,
- la carenza delle infrastrutture in particolare informatiche.
  • Le dinamiche economiche in questo tempo di crisi evidenziano velocità estremamente diverse che finiscono per creare mondi quasi paralleli. Se il mondo economico e finanziario internazionale viaggia a velocità estreme, l’economia delle imprese del nostro territorio è significativamente più rallentata, la velocità dell’amministrazione pubblica poi è ancora più lenta per non dire immobile.



Le soluzioni che funzionano
  • Chi riesce a battere la crisi lo fa perchè è riuscito sfruttrare a pieno 3 elementi:
  1. la ricerca e lo sviluppo sui prodotti. Chi ha investito per migliorare la propria offerta e continua a farlo regge il confronto con il resto del mondo e riesce a sopperire ai gap strutturali che affliggono il nostro paese;
  2. la dinamicità di adattarsi ai nuovi contesti;
  3. l’aver investito sull’export piuttosto che su un mercato interno bloccato e con poche prospettive di ripresa.



Il legame territorio/impresa
  • La nostra impresa (Fibre net) ha 30 dipendenti che provengono dal territorio e che per noi sono una risorsa talmente importante da non rendere convenienti ipotesi di delocalizzazione.
  • Il nostro territorio può essere una risorsa proprio perchè non è ancora stato fagocitato dai processi di globalizzazione. Qui da noi ci sono dei tesori da scoprire che possono fare la differenza anche in campo economico. Un esempio: l’edizione americana di Masterchef è stata vinta da un cuoco friulano con un piatto che noi consideriamo banale, il frico.
  • Il legame con il territorio può diventare per un azienda un elemento caratterizzante della propria proposta imprenditoriale. Ad esempio la Distilleria Nonino, che opera con una dimensione ormai globale, riserva nel suo brand un valore speciale al suo essere radicata a Percoto e ha fatto del suo nuovo stabilimento a Persereano un’occasione di recupero e sviluppo per un angolo altrimenti trascurato del Comune di Pavia di Udine.
  • La ZIU è un esempio di come una pianificazione industriale territoriale lungimirante possa creare le condizioni per un sistema industriale sostenibile integrato e capace di stare sul mercato. Essa, a differenza di altre aree produttive nate spontaneamente che hanno sfruttato il territorio e che ora magari sono abbadonate e in degrado, è collocata territorialmente in modo strategico. Ha curato e selezionato i propri insediamenti in modo da renderli compatibili e qualificanti.



Cosa può fare la politica
  • La politica per prima cosa deve prendere coscienza della distanza che vive dall’economia reale e dalle sue dinamiche.
  • Deve avvicinarsi alle imprese e al lavoro per conoscere, riconoscere i bisogni e cercare assieme soluzioni e strategie.  
  • La Regione ha predisposto il Piano “Rilancia Imprese” che metterà a disposizione del mondo economico  alcuni importanti strumenti tra cui:
- un nuovo ruolo per Friulia e Mediocredito;
- una riduzione delle tasse sul lavoro (per quanto di competenza regionale);
- una riapertura dei bandi per la ricerca e l’innovazione.
  • Una radicale riforma delle amministrazioni locali (eliminazione delle Province, aggragazione di comuni, funzioni associate…) può, oltre che ridurre i costi della politica, anche riavvicinare l’amministrazione pubblica all’economia reale.



Cosa possono fare gli imprenditori
  • Innanzitutto è determinante che ci siano degli imprenditori che abbiano il coraggio di mettersi in gioco, investendo le proprie risorse, il proprio tempo e le proprie cure nell’impresa.
  • Importante poi è che anche gli imprenditori si chiedano cosa possono fare per il proprio territorio. Dalla crisi infatti si esce insieme facendo squadra.
  • In questo senso "Pavia di Udine Impresa" rappresenta un esempio interessante di come gli imprenditori possano mettersi assieme per cercare soluzioni innovative e stringere un’alleanza fra loro e con il proprio territorio.

Gli interventi sono stati di:
Cecilia Zampa - imprenditrice, 10 anni fa ha creato con il fratello “Fibre net”, piccola industria con sede in ZIU che opera nei settori delle ristrutturazioni edilizie con soluzioni innovative.   
Massimo Rossi - imprenditore di seconda generazione in un azienda del legno di Percoto. Dopo un’esperineza lavorativa a Londra e a Barcellona nell’ambito del commercio internazionale è rientrato nell’impresa di famiglia.
Emanuela Nonino - Vicesindaco di Pavia di Udine e commercialista presso uno studio associato con varie sedi in regione.
Vittorino Boem - neo Consigliere Regionale ed ex Sindaco ed ex Assessore a Codroipo.

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